-Era proprio il caso di portare la nonna?
-Perchè? era così contenta!
-Contenta? Ma se non si muove mai di casa, sempre a guardare
vecchi film!
-Meglio, si distrae. E poi era come se avesse una specie di
appuntamento, qualcosa d’importante da fare.
-Vaneggiava, insomma.
-No, guarda com’è carina, con i pantaloni a zampa e la
camicetta a fiori.
-Si è sdraiata sul prato! Si alzerà tutta acciaccata e ci toccherà rimetterla in sesto!
-Cosa dovrà fare?
-Aspetta la musica.
- Musica?
-Ha detto che aspetta la musica da cinquant’anni, anzi
cinquantacinque.
-Vorrà sentire quel gruppetto di ragazzini che strimpellano
con le chitarre! Eccoli!
...
-Nonna è tardi andiamo, sta facendo buio!
-Ve ne volete andare sul più bello? Non è ancora arrivato!
-Arrivato? Ma chi?
-Lui, Jimi, aspetto quando farà vibrare alle stelle le corde
della chitarra con l’inno americano! Se no che ci siamo venuti a fare a
Woodstock?
© Silvana Maroni
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