lunedì 13 maggio 2024

A SCUOLA

 -Bambini, commentiamo la storia di Ulisse?

(Mi aspetto le solite domande: dove, chi, quando, perchè. Speriamo che Adele partecipi, è sempre taciturna)

-Cosa vi ha colpito? Avete domande?

-Prof,  il viaggio, le disavventure mi sono parse un po’ esagerate, non arrivava mai! Mio padre col motoscafo...

-Paolo, non esistevano i motori, si viaggiava a vela e a remi, e poi è volutamente esagerato, per mostrare le difficoltà della vita, che si superano grazie alla volontà e all’intelligenza...

(Figuriamoci se questo non tirava in ballo il padre e le sue ricchezze...)

A me ha colpito il racconto delle sirene, dicono che abitavano dove vado al mare in estate...

-Sì certo Adriana, è un mito.

(Uffa non mi fa mai parlare!)

-E a te Adele, cosa ha colpito?

(Vediamo se riesco a tirarle fuori qualcosa)

Adele alzò gli occhioni blu, sempre tristi e dopo un po’, sorprendentemente, rispose:

-I mostri maestra, tutti quei mostri, esistevano davvero?

(Sì che esistevano e pure oggi, io zio Salvatore lo vedo peggio di Polifemo, mi fa paura)

-I mostri rappresentano le difficoltà, vengono identificati con fenomeni naturali, con luoghi dove il mare era sempre agitato, o soffiavano venti impetuosi.

(Meno male che partecipa)

-Sì? Quindi non esistevano?

(Non è vero, oggi i mostri ci sono, quando vedo lo zio arrivare nel furgoncino bianco ho paura, mi guarda con occhi strani, mi dice cose che mi fanno vergognare).

Suona la campanella.

-Ripassate la lezione bambini, continuiamo domani.

Fuori scuola un furgoncino bianco.

Adele:

-Maestra, le posso dire una cosa?

© Silvana Maroni


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